Il protocollo

Descrizione di alto livello

Covid Community Alert è uno standard open source mondiale proposto da un team globale per fornire un servizio che consente il monitoraggio delle interazioni tra dispositivi in un modo totalmente anonimo. Ciò contribuirà a ridurre la diffusione del virus avvisando le persone a rischio inviando loro una serie chiara di istruzioni per ridurre i contagiosi e ricevere i loro trattamenti il più presto possibile.

L’interoperabilità tra i paesi è essenziale per proteggere le persone al termine della quarantena.
Persone da tutto il mondo viaggeranno da un paese all’altro e dobbiamo essere in grado di creare un protocollo a livello mondiale in grado di adattarsi a tutti i diversi scenari che potremmo affrontare: negli Stati Uniti la quota di mercato di iPhone è superiore a 50 % e la maggior parte delle soluzioni proposte non funzionano per iOS.
L’implementazione open source dello standard proposto è già completa dell’intero stack:

  • Infrastruttura
  • Backend
  • Protocollo di roaming
  • Applicazioni utente iPhone e Android (CovidApp)
  • Applicazioni mediche per iPhone e Android (CoviDoc)
  • Pannello interno del virologo

Forniamo anche il codice open-source e il supporto per distribuire l’infrastruttura su server di proprietà di ciascun paese.
Ogni componente open source – così come le regole e i messaggi stabiliti dai virologi per identificare le persone a rischio – può essere modificato e adattato alle diverse normative o ai casi d’uso che potrebbero differire da paese a paese.

Uno dei principali vantaggi del protocollo è la compatibilità con dispositivi iPhone e Android, che permette il monitoraggio anonimo del 38% in più rispetto a soluzioni Bluetooth tradizionali. 

Copertura

La nostra tecnologia è in grado di monitorare anonimamente dal 91.2% al 98.5% di tutte le interazioni tra cellulari (iPhone e Android), contro il 71.7% di tecnologie tradizionali.

Una riduzione lineare di R0 di Covid-19, dovuta al maggior numero di interazioni anonimamente intercettate, ha un impatto esponenziale sulla riduzione della diffusione del virus.

Interoperabilità

Consentiamo l’interoperabilità attraverso la distribuzione di SDKs open-source che implementano il nostro protocollo di anonimato.

La trasparenza per noi è importante! Tutto quello che facciamo è open source e disponibile.
Visita la nostra organizzazione su GitHub e GitLab:


Roaming

Il protocollo open-source supporta l'interoperabilità tra le nazioni che lo imprementano, gestendo in questo modo scenari globali.

Diamo la possibilità direttamente a virologi esperti selezionati di stabilire le regole e le notifiche da mandare ai pazienti, nazione per nazione.

Velocità di reazione

Possiamo contattare automaticamente fino a N livelli di connessione di un utente diagnosticato positivo al virus. Inoltre, la notifica può essere inviata direttamente dai laboratori dove il tampone viene analizzato.

La nostra piattaforma riesce ad individuare anche i pazienti che non presentano sintomi.

Insieme possiamo salvare vite, condividi ora

Chi siamo

Il team di Coronavirus Outbreak Control è composto da 35 esperti da sei paesi differenti che lavorano da quattro continenti.

Il team ha un background multidisciplinare: oltre 10 anni di esperienza in architetture distribuite e software mission-critical. La maggior parte del team ha già collaborato in passato alla costruzione di soluzioni di scala globale per partner internazionali come Airbnb, Google e Microsoft.

Progetti

Il nostro protocollo è stato identificato come base su cui costruire una costellazione di altri progetti, tra i quali:

Studio dell'espansione del virus

Tramite la raccolta di dati anonimizzati sarà possibile stimare in modo più accurato l’espansione del virus.

SafeTogether

Protezione persone vulnerabili

Stiamo integrando progetti per la tutela delle persone più vulnerabili (immunodepressi, anziani, persone con patologie ecc.), qualificando persone immuni al fine di creare una catena umana di supporto per queste categorie.

Controllo della quarantena

Team di ricerca hanno implementato sistemi GDPR compliant che permettono il controllo della quarantena delle persone infette.

Evoluzione genetica

Il nostro team in Brasile sta aggiungendo al progetto open source la possibilità per i medici di aggiungere dettagli delle informazioni genetiche sul virus rilevato nei pazienti, al fine di studiarne l’evoluzione nel tempo e la sua diffusione geografica, nonché come le sue caratteristiche genetiche influenzano diversi tipi di persone.
I dati raccolti completamente anonimi possono essere utilizzati per ottenere una migliore approssimazione dei parametri reali che caratterizzano l’evoluzione e la diffusione del virus.

IoT per luoghi ad alta densità demografica

Stiamo collaborando con team di ricerca al fine di creare un protocollo riproducibile su device IoT per migliorare il campionamento dei segnali, mantenendo l’anonimato.

Roadmap

  • 15 Febbraio 2020
    Formazione del team
  • 18 Marzo 2020
    Inizio collaborazione con il CNR e con il team di ricerca in Brasile
  • 2 Aprile 2020
    Pubblicazione dell'implementazione open-source del protocollo
  • 7 Aprile 2020
    Revisione tecnica e sulla privacy con il governo italiano
  • 8 Aprile 2020
    Demo con il Ministero della Salute brasiliano
  • 16 Aprile 2020
    Inizio integrazione con servizi informatici in Brasile
Distribuzione in Brasile (integrazione con servizi locali)
Distribuzione in Italia (in attesa di approvazione)
Distribuzione in Polonia (in attesa di revisione tecnica)
Distribuzione in New York (in attesa del primo meeting con il team tecnico)
Distribuzione in Canada (in attesa del primo meeting con il team tecnico)

100% Anonimo e Open Source

Il nostro sistema si basa solo su degli ID anonimi generati dal nostro servizio, che non possono in alcun modo essere utilizzati per ottenere dati personali.

Ma soprattutto:
  • NON richiede alcun login.
  • NON raccoglie alcun dato privato o sensibile: nome, cognome, numero di telefono.
  • NON ha bisogno di tracciare le posizioni GPS degli utenti.
  • NON salva nessuna informazione associata all’IP dell’utente.

Tutto il codice prodotto e necessario per il funzionamento del servizio è open source e disponibile online per essere analizzato: Coronavirus Outbreak Control

La nostra soluzione

Le nostre app sono localizzate in Italiano, Inglese e Portoghese e le stiamo traducendo nelle 10 lingue più parlate al mondo per faciliarne l'adozione

CovidApp

CoviDoc

Pannello interno dei virologi

Collaboriamo con istituti sanitari e di ricerca riconosciuti

Stiamo lavorando a stretto contatto con le istituzioni sanitarie più riconosciute per distribuire il servizio in tutto il mondo.

Collaboriamo con:

  • Bhaskar Krishnamachari, director of USC Viterbi Center for Cyber-Physical Systems and the IOT and professor of Electrical Engineering and Computer Science Professor in the University of Southern California, LA

  • Raffaele Perego, Director of Research, ISTI-CNR

  • Vania Bogorny, Head of the Computer Science Graduate Program at Universidade Federal de Santa Catarina (UFSC) – Brazil

  • Stefano Leonardi, Full Professor at Sapienza University of Rome

  • Giuseppe Attardi, Full Professor of Computer Science, Università di Pisa, Italy

  • Davide De Nardis, R&D Manager, Becar srl

  • Fabio Cassanelli & Emanuele Bartoli - Cyber Security specialist at Be Shaping the Future

  • Enrico Fagnoni - CEO at LinkedData.Center

Abbiamo il supporto di:

  • Associazione Copernicani – mentor: Stefano Quintarelli – Member of the AI High Level Expert Group at European Commission and Chairman of the steering Committee of Agenzia per l’Italia Digitale (AGID)

  • Marco Trombetti, founder at Pi-Campus

  • Oreste Pollicino, Director of Bocconi LL.M. in Law of Internet Technology and full professor of Constitutional Law at Università Bocconi

  • Stefano Fratepietro, Group Head of Cybersecurity – Chief Security Officer at Be Think, Solve, Execute S.p.A.

  • Sébastien Bratières, Director of AI, Translated

  • Sebastian Filetti, STITCH (Sapienza information-based Technology InnovaTion Center for Health)

In molti stanno supportando questa soluzione che, nel proteggere i cittadini, non mette in secondo piano la loro privacy.

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